pasolini
Recuperi #7. TOKYO-GA, Wim Wenders (1985).
Aggiunto nel data base degli “altri capolavori”, il film “Tokyo-Ga” (1985) di Wim Wenders, corredato da una scheda critica con riferimenti a Herzog, Pasolini, oltre che, naturalmente, a Yasujiro Ozu:
“Come dev’essere un documentario per essere davvero grande cinema (questo è uno dei più belli della storia del cinema): non tradire l’approccio personale e, partendo dall’intento di indagare la realtà, esser disposto a perdersi in essa.
Wenders è grandissimo quando quello che trova non corrisponde a quello che cerca, e – per quanto vagamente deluso, come in questo caso – sa meravigliarsi di quello che trova: non lo sminuisce, se ne lascia conquistare.
In questo è diverso il suo approccio, rispetto a quello di …continua a leggere.
recuperi #2. L’IMPERO DEI SENSI di Nagisa Oshima (1976).
Aggiunto nel data base degli “altri capolavori”, il film ECCO L’IMPERO DEI SENSI di N. Oshima (1976), corredato da una scheda critica:
A fare di questo film – per la sua epoca più estremo di “Ultimo tango” o “Arancia meccanica” – un indiscutibile capolavoro della cinematografia mondiale non basta l’estenuata e rigorosissima messa in scena, sempre di altissima fattura e perfezione estetica. Se si trattasse semplicemente di questo, staremmo dalle parti di Borowczyk (grande esteta, e autore negli stessi anni ’70 di film molto espliciti). Non è estraneo al film neppure un discorso sociale (è un film politico, come tutto Oshima: lo vedremo tra poco). Ma c’è qualcos’altro …continua a leggere.