Another year
TURNER di Mike Leigh. Lo straordinario scabro ritratto di un uomo solitario, per cui il sole è dio. Prima del buio.
C’è una scena, in “Turner”, in cui il padre del pittore chiede a un interlocutore se riesce a scorgere l’elefante nel dipinto in cui il figlio ha ritratto la tempesta che coglie Annibale sulle Alpi. Ma la sagoma dell’elefante è troppo piccola, e il padre di Turner la addita compiaciuto. Mike Leigh chiede al suo spettatore la medesima attenzione al dettaglio rivelatore. Nel suo lavoro precedente, il bellissimo “Another Year“, il fulcro della storia verteva apparentemente sulla coppia di protagonisti, gli apparentemente amabili Tom e Gerri, così come in “Turner” il pittore è, naturalmente, al centro dell’attenzione. Ma Leigh ama celare in un personaggio secondario una specie di segreto, il solo a svelare pienamente il significato dei suoi film. In “Another Year” era Mary, l’amica di ceto inferiore, prima amata e poi respinta (salvo subdola pacificazione). In “Turner” analoga funzione è affidata… …continua a leggere