L’accettazione del destino secondo Chloé Zhao
Il conflitto primario messo in scena da Chloé Zhao in “The Rider” è quello che “separa desiderio e realtà” (Rudi Capra, recensione su Ondacinema). Nel percorso di accettazione del destino, si riflette qualcosa di essenzialmente orientale che appartiene all’identità culturale della regista.
“Tra i due momenti topici e tragici (l’eroe ferito dopo la battaglia e l’eroe della rinuncia del finale) non c’è nessuna epica: solo il lento aggiustamento ai ritmi della vita” (Alberto Morsiani, “Cavalcare il dolore”, Cineforum 588).
