“LEI” (“HER”), ovvero: della persistenza della memoria emotiva, e del bisogno d’amore nel solipsismo dell’era digitale.

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HER“Her” è un capolavoro. Un classico. Italo Calvino avrebbe elogiato questo film. Leggerezza. Rapidità. Esattezza. Visibilità. Molteplicità. Le lezioni americane fatte film.

In “Her” (dialoghi stupendi, regia baciata dalla grazia, interpretazioni magistrali, fotografia fantastica) c’è un equilibrio miracoloso tra profondità e levità. Il bisogno universale di contatto e amore dialoga poeticamente con la tendenza al solipsismo propria dell’era digitale. Continua a leggere…

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