ANGELI DELLA RIVOLUZIONE di Aleksei Fedorchenko. L’omologazione culturale sotto lo stalinismo

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Angeli_rivoluzione_03“Angeli della rivoluzione” è un film dall’impostazione marcatamente simbolica, che racconta del tentativo di omologazione culturale delle etnie minoritarie da parte dell’egemonia dominante, compiuto ricorrendo prima alle maniere deboli, con l’arte, quindi passando alle maniere forti: intervento armato e genocidio. Se l’interesse di Fedorchenko non si sposta dalla questione etnica, la sua attenzione si rivolge però adesso non alla messa in scena delle tradizioni, attuali e vive, di un’etnia (come nel precedente film), quanto al racconto delle azioni dei sei angeli dell’ironico titolo. Introdotti ciascuno da un capitolo autonomo, lo scultore, il compositore, l’architetto, il regista teatrale e il regista cinematografico sono guidati da Polina la Rivoluzionaria (personaggio modellato su di una figura realmente esistita), affascinante e gelida pasionaria interpretata da Daria Ekamasova (già al fianco di Fedorchenko nel precedente film). Prima che raccontare di un tentativo di omologazione culturale, quindi, “Angeli della rivoluzione” si concentra sulla grottesca messa in scena, in chiave surreale, dell’asservimento della cultura al potere. …Continua a leggere.

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