“THE ACT OF KILLING”. LA POTENZA DELL’AUTENTICITA’
La storia la scrivono i vincitori. E quando il conflitto è un conflitto civile, e i vincitori si servono di assassini, e questi assassini non vengono mai puniti, e il mondo non se n’è mai occupato? “Mi portino pure all’Aja” dice, con leggerezza e tracotanza, senza ovviamente crederci, uno dei personaggi reali (protagonisti di questo allucinante, folgorante, geniale documentario), che all’Aja probabilmente non ci andrà mai (ma chissà?), per dei crimini commessi 50 anni fa. Continua a leggere…
24 marzo 2014 alle 15:20
[…] Rosi (quello di Sacro Gra). Dateci un’occhiata; è un documentario cui gli autori di “The act of killing” debbono essersi ispirati. Terza porta. Inevitabile, archetipica: la trilogia della […]